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- Data di creazione 11/11/2024
- Ultimo aggiornamento 12/11/2024
L'ARTE CRETESE
La civiltà minoica nasce sull'isola di Creta. La parola minoica deriva dal mitologico re Minosse. All'inizio dell'età del bronzo i cretesi, o "minoici", erano organizzati in città-stato che non erano in guerra tra loro. Ciò è testimoniato dall'assenza di mura difensive attorno alle città. Il mare era la loro difesa naturale nei confronti dei popoli stranieri. La guerra non era la loro priorità: erano un popolo di commercianti e trafficavano via mare con le città medio-orientali e con i regni della Mesopotamia e dell'Anatolia, accumulando tante ricchezze e potere da riuscire a ottenere quasi tutto il controllo delle isole Egee. Il monumento più conosciuto della civiltà minoica è il Palazzo di Cnosso, dove il mito voleva che si nascondesse il celebre labirinto del Minotauro. Era stato costruito sul modello dei palazzi del vicino Oriente. Non aveva mura difensive ed era di grandi dimensioni. L'edificio si sviluppava attorno a uno spazio centrale rettangolare, lastricato e scoperto, che era un cortile nel quale venivano praticati alcuni giochi come quello del salto acrobatico sul toro. Attorno vi erano i diversi ambienti che si trovavano su vari livelli, assecondando il terreno. Gli ambienti principali erano: la Sala del Trono che si trovava davanti al cortile centrale, una vasta Sala a pilastri, forse riservata alle cerimonie religiose. Vi erano poi stretti corridoi usati per le processioni. L'ampia gradinata verso l'esterno, detta il teatro, era destinata a riti religiosi o a varie rappresentazioni. A sinistra sulla piantina, vi erano poi i magazzini, ambienti lunghi e stretti senza finestre e disposti a pettine. A destra, si trovavano le botteghe artigiane. Il palazzo infatti accoglieva non solo i regnanti ma anche una vasta comunità che trovava alloggio in abitazioni private. Le scalinate di collegamento tra un livello e l'altro erano caratterizzate da colonne tozze e colorate in modo vivace. Le colonne molto probabilmente erano di legno, con un diametro che diminuiva dall'alto verso il basso e avevano il capitello a toro e si appoggiavano su una base di pietra a sezione circolare. La pittura parietale, caposaldo dell'arte minoica, veniva realizzata - come suggerisce il nome - sulle pareti degli edifici e presentava colori e disegni vivaci che esprimevano gioia e allegria. Ne sono esempio le decorazioni geometriche e naturalistiche che ornavano le pareti del palazzo di Cnosso. A noi sono giunti molti rovinati e frammentati, per questo sono stati sottoposti a pesanti interventi di restauro.
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