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- Data di creazione 14/02/2025
- Ultimo aggiornamento 14/02/2025
PIRANDELLO LUIGI
Pirandello nacque nel 1867 nelle campagne di Girgenti (Agrigento), dove la famiglia si era trasferita per sfuggire a un’epidemia di colera, in località Càvusu (Caos): circostanza che Luigi avrebbe in seguito interpretato come un segno del destino. L’agiatezza economica della famiglia (il padre amministrava alcune zolfare) gli consentì di studiare a Palermo, a Roma e a Bonn, dove si laureò nel 1891. Andava intanto pubblicando i primi volumi di versi: Mal giocondo (1889) e Pasqua di Gea (1891). A Roma conobbe Luigi Capuana, che ne incoraggiò le ambizioni letterarie, prese a frequentare gli ambienti artistici e iniziò a pubblicare articoli e recensioni. Nel 1898 fondò con alcuni amici la rivista “Ariel”, dove comparve il suo primo dramma, L’epilogo; in questi anni pubblicò inoltre alcune novelle, raccolte nel 1894 nel volume Amori senza amore, e due raccolte di poesie, Elegie renane (1895) e Zampogna (1901). Dal 1897 si dedicò all’insegnamento di lingua e letteratura italiana presso l’Istituto Superiore di Magistero. Nel frattempo (1894) aveva preso in moglie Maria Antonietta Portulano, da cui avrebbe avuto tre figli. Nel 1903 l’allagamento di una zolfara provocò la rovina economica della famiglia; la moglie fu colpita da un esaurimento nervoso che degenerò in paranoia e dovette essere ricoverata in una clinica. Luigi fu costretto a un lavoro febbrile per provvedere al sostentamento della famiglia: nel giro di pochi anni pubblicò diversi romanzi (nel 1904 Il fu Mattia Pascal, nel 1911 Suo marito, nel 1913 I vecchi e i giovani, nel 1916 Si gira..., nel 1926 Uno, nessuno e centomila) e molte raccolte di novelle (l’ultima, Una giornata, fu pubblicata postuma). Pubblicò inoltre, nel 1908, i due saggi Arte e scienza e L’umorismo, mentre dall’anno seguente iniziò a collaborare con il “Corriere della sera”. La fama internazionale di Pirandello, che gli valse nel 1934 il premio Nobel, è legata però principalmente al successo del suo teatro. Dopo i primi esperimenti, che risalgono agli ultimi anni dell’Ottocento, Pirandello si dedicò a tempo pieno al teatro a partire dal 1916, mettendo in scena capolavori come Così è (se vi pare), Il berretto a sonagli (nel 1917), Sei personaggi in cerca d’autore (nel 1921 a Milano e a Roma, quindi, con enorme successo, a Londra e a New York nel 1922), e poi ancora Enrico IV (1922), Ciascuno a suo modo (1924), Questa sera si recita a soggetto (1930), fino ai Giganti della montagna (1936). Al 1924 datano sia l’adesione al fascismo sia la costituzione della compagnia del Teatro dell’Arte (prima attrice fu Marta Abba, interprete e ispiratrice della sua ultima stagione teatrale), che Pirandello diresse fra il 1925 e il 1928 affrontando diverse tournées all’estero per curare personalmente l’allestimento dei propri lavori. Morì infine nel 1936, lasciando irrealizzato l’ambizioso progetto di creare e dirigere un teatro di Stato.
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PIRANDELLO_MOSCARDA_IL NASO_ITALIANO.pdf | |
PIRANDELLO_IL TRENO HA FISCHIATO.pdf | |
PIRANDELLO_BIOGRAFIA E OPERE.pdf |