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  • Data di creazione 21/03/2025
  • Ultimo aggiornamento 04/04/2025

SABA UMBERTO

Umberto Saba nacque da madre ebrea nel 1883 a Trieste, allora parte dell’Impero austro ungarico. L’infanzia infelice, funestata dall’abbandono della casa coniugale da parte del padre, insofferente delle sue responsabilità, fu tuttavia addolcita dalla balia slovena a cui il bambino venne affidato, Peppa Sabaz. Ella lo amò come un figlio, al punto che il poeta, una volta adulto, ne assunse il cognome modificandolo in Saba (“pane” in ebraico, in omaggio alla madre). Dopo aver intrapreso studi classici e commerciali, sviluppò ben presto la sua vocazione letteraria accostandosi da autodidatta ai classici della nostra letteratura, tra cui Dante, Petrarca, Ariosto e Foscolo, e ad autori a lui contemporanei come Pascoli e D’Annunzio. Aperto a una dimensione europea della cultura e della storia, partecipò alla Prima guerra mondiale. L’esperienza gli ispirò versi che rivelano un profondo desiderio di pace e una visione antieroica della guerra. Negli anni successivi visse a Trieste, ormai città italiana, felicemente sposato con Lina, la donna che egli cantò in molte poesie. Con l’avvento del fascismo, la promulgazione delle leggi razziali del 1938 lo costrinse a un lungo periodo di clandestinità. In quel periodo drammatico, ebbe il conforto dell’amicizia dei poeti Ungaretti e poi Montale, che si offrirono di proteggerlo e di ospitarlo. Ritornato a Trieste dopo la liberazione, visse gli ultimi anni affetto da una malattia psichiatrica. Morì a Gorizia nel 1957.

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TRIESTE_U.SABA.pdf
A MIA MOGLIE_SABA.pdf
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